L’Assegno Unico e Universale per i figli a carico è una misura introdotta nel 2022, all’interno del cosiddetto Family Act, in sostituzione delle precedenti detrazioni fiscali e altri interventi di sostegno previste per le famiglie.
Si tratta di un importante contributo che, come anticipato in apertura, viene erogato:
- in presenza di una gravidanza, a partire dal settimo mese;
- alle famiglie dove sono presenti figli minorenni;
- alle famiglie dove sono presenti figli maggiorenni fiscalmente a carico fino ai 21 anni d’età, se si rispettano alcuni requisiti;
- alle famiglie dove sono presenti figli disabili, indipendentemente dall’età.
Per i giovani maggiorenni fino ai 21 anni d’età, se a carico dei genitori, l’Assegno Unico viene concesso in presenza di una di queste condizioni:
- l’iscrizione a un corso di formazione scolastica, professionale o di laurea;
- la partecipazione a tirocini o attività lavorative dal reddito complessivo inferiore agli 8.000 euro l’anno;
- la registrazione da disoccupato presso i servizi pubblici per l’impiego;
- la partecipazione al Servizio Civile Universale.
L’Assegno Unico prevede l’erogazione di un beneficio economico per ogni singolo figlio, la cui somma dipende dalla propria fascia ISEE di appartenenza. La misura è disponibile per dipendenti pubblici e privati, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati.
Le rate del contributo vengono corrisposte mensilmente, di norma a partire dall’ultima settimana del mese a quello successivo in cui si è presentata la domanda. A questo scopo, è utile consultare il calendario dei pagamenti per l’Assegno Unico 2024.
l’Assegno Unico viene modificato di anno in anno, attraverso la rivalutazione sia delle fasce ISEE di riferimento per la determinazione del contributo, che in base all’indice dei prezzi. Gli aggiornamenti annuali vengono resi pubblici dall’INPS, in base a quanto previsto dall’Articolo 4 del Decreto Legislativo 230 del 29 dicembre 2021.
Per il 2024, l’INPS ha comunicato un adeguamento dell’indice dei prezzi al 5,4%, così come da elaborazioni previste dall’ISTAT il 16 febbraio 2024. Questo si traduce in un piccolo, ma sostanziale, aumento per l’Assegno Unico delle famiglie italiane, sempre a seconda della fascia ISEE di appartenenza. Inoltre, è necessario anche considerare le relative maggiorazioni previste per legge:
- un aumento del 50% per i figli di età inferiore all’anno;
- una maggiorazione del 50% per ciascun figlio di età compresa tra gli uno e i tre anni, se sono presenti tre figli fiscalmente a carico e l’ISEE è pari o inferiore a 40.000 euro;
- un aumento di 20 euro a figlio per madri di età inferiore ai 21 anni;
- una maggiorazione variabile per le famiglie dove è venuto a mancare uno dei coniugi, fino a cinque anni dal decesso.
In base a queste specifiche, è possibile confrontare la tabella dell’Assegno Unico 2024 per alcune fasce ISEE di riferimento. Per l’elenco completo, con riferimenti ISEE divisi a scaglioni di circa un centinaio di euro ciascuno e ogni singola maggiorazione per disabilità, il consiglio è di consultare la lista pubblicata dall’INPS:
L’Assegno Unico 2024 non viene erogato automaticamente, ma è necessario presentare la relativa domanda. Per farlo, è possibile avvalersi di diversi sistemi:
- l’apposita sezione del sito INPS;
- il numero verde gratuito INPS 803.164;
- il numero mobile a pagamento INPS 164.164;
- attraverso i patronati CAF.
Per la compilazione della domanda, sarà necessario dotarsi di:
- carta d’identità e codice fiscale del richiedente;
- codice fiscale dell’altro genitore;
- codici fiscali dei figli fiscalmente a carico;
- certificazione ISEE, per la determinazione delle fasce;
- IBAN del richiedente.
Come già spiegato, la prima erogazione avviene solitamente entro l’ultima settimana del mese successivo a quello in cui si è presentata la richiesta.
Fonte: INPS